Umidità

Tutte i polimeri durante la fase di compound, di trasporto, di stoccaggio e stampaggio hanno la tendenza a trattenere l’umidità, raggiungendo un proprio valore di equilibrio con l’ambiente, che dipende dal tipo di polimero, dall’umidità e dalla temperatura dell’aria, dalle dimensioni del granulo e da molti altri fattori. In base alla capacità di assorbire le molecole d’acqua presenti nell’ambiente circostante,i polimeri si possono suddividere in: igroscopici e non igroscopici. Nei polimeri igroscopici l’acqua è assorbita all’interno del granulo plastico e si lega chimicamente con il materiale stesso, come ad esempio la poliammide (PA), il policarbonato (PC), il polimetilmetacrilato (PMMA), il polietilentereftalato (PET), polibutadienetertalato (PBT). Nei polimeri non igroscopici, invece, l’acqua non penetra all’interno del materiale ma si deposita solo sulla superficie, come ad esempio il Polietilene (PE), il polipropilene (PP), il polistirolo (PS). Il processo di essicazione dell’umidità superficiale nei materiali non igroscopici risulta essere semplice e veloce e richiede l’utilizzo di essiccatori ad aria calda. Nel caso dei polimeri igroscopici, invece, l’estrazione dell’umidità residua è più difficile e necessita dell’utilizzo di deumidificatori nei quali l’aria calda, inserita è preventivamente deumidificata.
L’umidità, sia esterna che interna, influisce negativamente sulla qualità estetica efunzionale del manufatto; infatti, alle temperature di trasformazione dei materiali polimerici,l’acqua può diventare vapore, dando origine alla formazione di striature e bolle superficiali,ritiri irregolari, tensioni strutturali, deformazioni e rotture. L’umidità è, infatti, una delle cause più frequenti dei problemi di qualità nella lavorazione delle materie plastiche e, per evitarli, i granuli devono essere deumidificati ed essiccati in maniera uniforme prima diessere trasformati.

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